centro donata

Ebbene sì l’8 per mille che molti di noi ogni anno destinano alla Chiesa Cattolica quest’anno, per l’emergenza coronavirus, è arrivato anche a San Pedro in Costa d’Avorio e precisamente al nostro progetto Centro Donata.

A Maggio di quest’anno siamo venuti a conoscenza che la Chiesa Cattolica Italiana ha deciso di aumentare i fondi per scopi sanitari e umanitari a disposizione dei paesi del terzo mondo in virtù del fatto che il ben conosciuto COVID-19 avrebbe mietuto in quei paesi, non pronti alle emergenze sanitarie, numerosi decessi se non si provvedeva ad una adeguata informazione della popolazione e quindi fornitura di tutti i dispositivi necessari al contenimento dell’epidemia.

Il nostro piccolo ospedale Centro Donata rientrava perfettamente in queste ipotesi di progetti che la chiesa italiana avrebbe aiutato e prontamente i nostri referenti africani responsabili del progetto (padre Narcisse ed il nostro direttore generale Hyacenthie Assi) si sono adoperati per preparare e presentare due progetti sanitari atti a dotare il nostro ospedale di tutta la formazione, le strutture ed il materiale necessario per far fronte al virus.

In poco tempo abbiamo ricevuto una risposta positiva che ha confermato l’accettazione di entrambi i progetti da parte della chiesa italiana (in totale parliamo di circa 15.000 euro!!!!!) e subito i nostri amici hanno potuto fare quanto previsto a favore del personale che lavora in struttura, della struttura con infrastrutture adeguate al distanziamento e con l’acquisto di tutti i dispositivi sanitari necessari. In questo modo anche i malati che si presentano oggi per le cure sono monitorati  e “tamponati” per la presenza o meno di questa terribile malattia.

Fortunatamente, per quanto sembra finora, il popolo africano è meno ricettivo di questo virus ma, se ciò fosse confermato in futuro, sarebbe, ahimè, una importante ma anche magra consolazione visto che comunque in Africa oggi si muore ancora per molto meno e con malattie debellate ormai in occidente da tempo ma ancora mortali in Africa, soprattutto tra i bambini… o semplicemente, è triste dirlo, si può morire anche semplicemente di fame e sete…

Accogliamo comunque con gratitudine quanto ricevuto e ci complimentiamo con i nostri responsabili in Africa che hanno saputo cogliere un’occasione importante per aiutare la povera gente che a noi sta particolarmente a cuore.

Buona vita a tutti

Daniela